24
Mar

La pedana vibrante

Questo strano macchinario è stato inventato dai russi attorno al 1987, ma i primi test scientifici riguardanti l’utilizzo delle vibrazioni, risalgono agli anni cinquanta . I russi, grazie a questa macchina riuscirono a stazionare nello spazio per ben 450 giorni, mentre gli americani non riuscendo a praticare la giusta attività ginnica nello spazio per l’assenza di gravità, non andarono oltre i 120 giorni. Gli studi sono andati avanti e nel tempo sono nate pedane di diverso tipo (basculanti e sussultorie), con programmi diversi per esigenze diverse. Generalmente a frequenze basse 12/18 hz troviamo beneficio per la cellulite e la ritenzione, a frequenze superiori entriamo nel mondo della tonificazione e nei programmi sportivi avanzati di tipo agonistico. La pedana simula le vibrazioni di una camminata e produce delle contrazioni e decontrazioni involontarie del tessuto muscolare. Normalmente in palestra riusciamo a contrarre e decontrarre i muscoli a una velocità di 5/6 contrazioni al secondo, con la pedana arriviamo anche a 50 contrazioni al secondo. Ecco perchè 10 minuti di lavoro, quindi di vibrazione, corrispondono a circa un’ora in palestra.

I benefici sono davvero tanti: a livello medico c’è un miglioramento del dolore, della flessibilità della colonna vertebrale, delle atrofie e ipotonie muscolari, e dell’osteoporosi. Si è riscontrato un aumento del metabolismo, ottenendo una maggior combustione dei grassi. A livello estetico, la pedana aumenta di molto la circolazione periferica, irrorando maggiormente le cellule eliminando così le tossine. L’aspetto più interessante a livello estetico è l’azione  linfodrenante con  consegente diminuzione della cellulite, delle aderenze e un rinforzo del tessuto connettivo. A livello psicofisico, le vibrazioni della pedana agiscono nel nostro corpo attraverso il rilascio di neurotrasmettotori quali la dopamina e la serotonina, che migliorano l’umore e danno una generale sensazione di benessere. Inoltre, vi è anche un’aumento della coordinazione, dell’equilibrio e dei riflessi. Visti i notevoli benefici, la pedana vibrante è uno strumento che è entrato nella NASA, nell’ESA e tutti i maggiori club di calcio, football e pallavolo, ne fanno uso per l’allenamento dei loro giocatori.

L’utilizzo è davvero molto semplice. Basta assumere la posizione giusta sul piatto della pedana, in base alla parte del corpo che vogliamo trattare, e schiacciare il programma preimpostato. Non serve un particolare abbigliamento. I programmi sono strutturati con fasi di lavoro (30/45 sec) intervallate da fasi di riposo (10/15 sec.). La frequenza consigliata è 2/3 volte alla settimana e circa 10 minuti di vibrazione ad ogni seduta. Per scrupolo, prima dell’utilizzo, sottoponetevi a una visita medica e se durante l’esecuzione degli esercizi doveste sentirvi affaticati interrompete la seduta. Le controindicazioni sono per chi soffre di diabete, malattie cardiovascolari, discopatie, emicrania, epilessia, protesi o pacche articolari, pacemaker, ferite fresche e per chi è in gravidanza. Al Bellessere la utilizziamo, ormai da molti anni, in tutti i trattamenti corpo, perché amplifica il risultato finale: insomma poco sforzo tanto benessere.