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Set

Medicina Ayurvedica: quando Vata é in eccesso

Quando Vata è in eccesso
Quando Vata è in eccesso

Il Vata dosha. “Salute” è una parola che in Ayurveda si traduce con Prakrti, un termine che racchiude in sé più concetti come: costituzione corporea, il suo stato ottimale, l’armonia tra gli elementi che compongono l’organismo.

Vediamo ora in dettaglio la Prakrti Vata.
Vata è il dosha del vento, dell’aria e dello spazio. Questo elemento è secco, leggero, sottile, mobile, chiaro, ruvido, abbondante e rapido.

Le sue qualità risiedono soprattutto in alcune parti del corpo quali: nella vescica, nel retto, nelle cosce, nelle gambe, nelle ossa e nel colon. Ciò significa che quando accusiamo disturbi nelle zone sopracitate, molto probabilmente siamo in presenza di un eccesso di Vata.
Il soggetto Vata ha generalmente una struttura fisica minuta, è una persona vigile e di grande sensibilità; è caratterizzato da flessibilità e vitalità spirituale. Gode di buona memoria a breve termine ed è capace di entusiasmarsi.

Il soggetto Vata reagisce e affronta con rapidità le situazioni. La sua pelle è generalmente secca, non ama i climi freddi e ventosi. A tavola mostra appetito e digestione irregolari. La sua mente elabora con facilità forme complesse di informazioni e giunge rapidamente alla comprensione. Vata ha una forte inclinazione all’ansia e alla preoccupazione, il suo sonno è leggero e discontinuo.
Questo tipo di costituzione necessita di un tipo di alimentazione che sia opposta alle principali qualità che la caratterizzano, ovvero: freddo, secchezza, leggerezza, ruvidezza, sottigliezza, chiarezza, mobilità e agitazione.
La dieta per il soggetto Vata deve essere equilibrata, moderatamente sostanziosa, con cibi caldi e umidi. La temperatura degli alimenti non deve mai essere né troppo calda, né troppo fredda.

I cibi crudi, soprattutto le mele devono essere ridotti al minimo. Vanno evitati i fagioli, le lenticchie, le verdure crude,i cavoli cappucci, i broccoli, i cavoletti di Bruxelles, la lattuga, i funghi e i cibi secchi come: popcorn, patatine fritte, biscottini salati.

Le zuppe appena preparate, gli stufati, le bevande calde e gli alimenti umidi e moderatamente oleosi,come anche la combinazione di diversi cibi, costituiscono le scelte migliori. I sapori da preferire all interno della dieta sono il dolce, l’acido e il salato.
Gli alimenti in grado di equilibrare Vata sono i frutti succosi e dolci, i limoni, i manghi, alcune verdure cotte, i cereali come il riso basmati, l’avena, il frumento, i fagioli mung, tutte le noci e i semi, e qualsiasi olio e grasso.
Vanno bene anche i latticini, i dolcificanti, eccetto il miele.

Sono indicate tutte le spezie non troppo forti, oltre a moderate quantità di sale e aceto. Alimenti di origine animale come: carne, pesce e uova, possono andare bene se consumate in piccole quantità.
L’ eccesso di Vata, lo si può contrastare e ridurre anche attraverso la tecnica di massaggio specifica per questo dosha. Si tratta infatti di un massaggio che prevede delle manovre di scarico delle tensioni e di liberazione dell’energia imprigionata nelle giunture ossee.

Il massaggio tende a liberare la mente è tutta la zona del plesso solare e dell’intestino, scaricando verso l’esterno attraverso gli arti. Al termine del trattamento il soggetto Vata proverà un profondo senso di stanchezza, unito a un senso di piacevole liberazione.

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Bibliografia:
“La cucina dell’Ayurveda” di Ernst Schrott” – Ed. Tecniche nuove
“La medicina indiana (Ayurveda)” di Antonella Comba – Ed. Promolibri
“Ayurveda una medicina con una tradizione antica di seimila anni” di Frank John Ninivaggi – Ubaldini Editore – Roma